Autocritica di categoria.
Da quando Marilia Rodrigues Silva Martins è stata trovata morta nel suo ufficio in provincia di Brescia, i titoli oscillano comprendono regolarmente “brasiliana” o “bella brasiliana”. E’ comodo: evoca qualcosa di torbido, evoca – mi si perdoni – un’amante dalle chiappe sode, la moretta che il bauscia si è portato da oltreoceano e che si tiene come segretaria (darsi di gomito). Marilia Rodrigues Silva Martins viveva da sedici anni in Italia, dove aveva fatto anche le superiori (diplomata a Lodi). Un’italiana di origine brasiliana, al limite. O una donna e basta.
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