Scusate, vi parrà che in questo periodo sia fissato con questi temi, ma li reputo davvero importanti. La condizione delle donne in questo Paese non cambierà davvero finchè, leggi o non leggi, non prenderemo coscienza di tutti gli elementi culturali che, fin da quando siamo piccoli, ci orientano a definire le differenze di ruolo, differenze che di loro, ossia al netto del cosiddetto contesto, non avrebbero senso.
Chiunque abbia figli sta ricevendo a casa, già in questo periodo, i cataloghi di aziende che producono o distribuiscono giocattoli. Ecco, non lasciateli in mano ai vostri figli e alle vostre figlie. Non tanto e non solo perchè vi sommergeranno di richieste, ma perchè quelle pagine sono piene di stereotipi destinati a rimanere impressi nelle loro menti. Mi taccio. Parola alle foto
Noi adulti ragioniamo per stereotipi, i bimbi no. Mio figlio a tre anni ha voluto la cucina e mia figlia (a tre anni e mezzo) gioca a calcio. E ti assicuro che per la lettera a santa Lucia consultiamo proprio quei cataloghi…
Per fortuna mia cugina è una donna aperta ed un paio d’anni fa ha comprato la cucina-giocattolo a suo figlio (in Italia). Anche qua in Germania non è considerata un balocco esclusivamente per bambine – e infatti al pre-asilo di mio figlio ci giocano indistintamente tutti. Speriamo bene.
Ho letto da poco che è stata messa in commercio la bambola che si allatta. E’ una bambola dotata di un dispositivo che va avvicinato al seno della bambina e che riproduce il suono della suzione. Non è aberrante?